Il 2020 è stato un anno di merda, ammettiamolo.

È iniziato bene, con i meme di Sanremo e la scomparsa di Bugo, poi si è affossato col Covid ed è tracollato definitivamente con Mulan. 

Ho sempre amato Mulan, principalmente grazie alle battute di Mushu, alla trama carina e senza pretese, all’unno cattivo che si chiede “quante persone servono per recapitare un messaggio” prima di piantare una freccia nella schiena al malcapitato di turno.

Ma nel live action Mushu non c’è perché era troppo fantasy. Gli Unni nemmeno. Della Muraglia manco l’ombra.

Ah.

Il babbo di Mulan inizia a raccontarci la storia.
Chiede perdono un po’ a tutti perché la figlia è in quella fase ribellina adolescenziale che lo mette un po’ in difficoltà e lui non sa come educarla.

In più Mulan è speciale.

È diventata cintura nera di Kung Fu al settimo mese. Di gravidanza dico, ancora prima di nascere. Dopo un mese dalla nascita aveva già imparato Ninjutsu, Tai Chi, Wing Chun, Zendokai, Taekwondo e già che c’era si era pure fatta insegnare le pose migliori per fare gol dall’unico vero bomber di sempre: Mark Lenders.

Sembra che questo sia un dettaglio inutile, ma non lo è.

Senza contare che Mulan è piena di Chi. O Qi. O insomma, in qualsiasi modo si scriva di fatto Mulan nel sangue ha più Midiclorian di Anakin Skywalker.

Però no, brutta Mulan. Le signorine per bene non usano il Chi, è una roba da guerrieri.

Mulan ha 6 anni e insegue una gallina con più passione di Rocky quando si allena per l’incontro con Apollo Creed. Però Mulan ha un vantaggio: è già un Super Sayan di terzo livello, quindi volteggia sui tetti come Yuri Chechi tra gli anelli.

Si salva da uno scivolone con un triplo carpiato che le sarebbe valso la medaglia d’oro, ma vive in un granaio di peoni cinesi analfabeti, quindi tutti la guardano schifati.

– Tua figlia deve imparare a comportarsi in una maniera decente. Che poi penseranno tutti che sia cresciuta con le scimmie.-

– Ma sé so’ ragazzi…-

– Nessuno sposa una che salta sui tetti.-

– Eeeeeeeeeh. Eh po’ esse’.-

È la madre che ci tiene a ricordarlo.
La pargoletta ha solo 6 anni ma poi lo sai, da Ferragosto a Natale è un attimo e questa poi ci compie vent’anni senza aver rischiato di morire di parto quelle sei o sette volte.

Quindi il babbo si arrende.

Mulan, non deve usare la Forza.

La mamma di Mulan ha organizzato l’incontro con la mezzana, una donna acida dal trucco brutto e la voce petulante. Però Mulan vede un ragno vespa, o “argiope fasciata” – che è uno di quei nomi che se lo dite agli amici fa davvero fico – e decide di seppellirlo con la teiera. La mezzana è cieca, quindi vuole che Mulan sposti la teiera.
E Mulan lo fa.
Si lancia in un’esibizione che le fa guadagnare il ruolo principale al prossimo spettacolo del cirque du soleil, poi però le cadono tutti i piattini. E giustamente la mezzana si incazza perché insomma ma sai quanto costa sta cazzo di porcellana?

Disonore su di te, Hwa Mulan.

Stacco sul deserto, Via della Seta.
Un persiano guida dei dromedari.

Ok, sono confusa ma lo accetto.

Vede un miraggio.
Una donna sta camminando nel deserto.

È palesemente uscita da una sfilata di haute couture dalla settimana della moda di Parigi, collezione “animalier” di Cavalli, ma senza giacca di leoparda.
Ha un makeup fotonico e la corona più edgy e badass di sempre.

Lei e lui si guardano intensamente. Poi lei gli scivola dentro.

Weird flex but ok.

Stacco su cittadina cinta di mura nel bel mezzo della sabbia. Il persiano passeggia nel mercato.
Spoiler: non è il persiano.

Le guardie avvistano un nemico in avvicinamento.
E’ laggiù in fondo, un pallino nero grande come un coniglio, ma loro sono stati addestrati da Occhio di Falco e riescono a leggere il numero del telaio del maestoso frisone nero che galoppa verso di loro, risalendo istantaneamente al nome del proprietario e al suo codice fiscale.
Khan Qualcosa, triviale.

Il coniglio diventa un cavallo e il cavallo diventa quindici cavalli, dotati di quindici cavalieri. Tutti vestiti di nero con delle mascherine rubate dal set di Mad Max.
Tutti vestiti di nero perché sono nomadi del deserto quindi si sa che il nero è il colore migliore per mimetizzarsi sul sabbione giallo. Poi sfina ed è così tanto “cattivo disney”.
Chiaro.

La guarnigione va in panico facendoti chiedere da chi siano stati addestrati, poi il persiano diventa la Modella di Cavalli e i nomadi corrono su per le mura con una Naruto Run di tutto rispetto. E tutto diventa un macello. La Modella di Cavalli è molto più potente nella Forza rispetto a Mulan, sceglie un soldato e…e probabilmente scivola dentro anche a lui.

Città Imperiale.
Finalmente scopriamo il vero ruolo della Modella di Cavalli: spoilerare il film.
Si presenta all’imperatore nei panni del soldato e gli racconta che:

  • Khan Qualcosa sta arrivando – “ma è impossibile, l’ho ammazzato io!” replica l’Imperatore, sì ma questi si chiamano tutti uguale, quindi è il figlio in cerca di vendetta, “ah bhe, allora tocca uccidere anche questo”.
  • Ha una strega superpotentespaccaculi con sé
  • La strega ha addestrato una guardia speciale superpotentespaccaculi
  • Il loro piano è far saltare la Via della Seta per bloccare i commerci per poi conquistare la città imperiale e fare un mazzo tanto all’Imperatore.

Poi si trasforma in poiana e vola via.

Sono sempre più confusa, ma mi faccio coraggio.

Il cancelliere imperiale porta l’ordine imperiale: un uomo in ogni famiglia della Cina è circoscritto per la mietitura. Il babbo zoppo di Mulan si offre come tributo perché, ahimé, ha solo due figlie femmine e gli Hunger Games sono obbligatori.
A Mulan la cosa non piace.
Flexa un po’ in salotto con la spada, poi scappa in armatura.

Si perde nel bel mezzo della Cina, facendoci fare un giro panoramico niente male, poi scopre di avere un tumore al cervello.
Mentre è persa per i monti vede Fanny, la fenice, che le indica la strada dell’accampamento.

In lontananza si sente la voce di Silente dire: “Millanta punti a Grifondoro, che in questo modo supera Serpeverde e va a vincere la Coppa delle Case!”.

Finalmente Mulan arriva all’accampamento e per dimostrare di essere un uomo decide di compiere un’atto molto maschio: dopo essere volata a terra per uno spintone cerca la rissa, come i meglio bulli diciassettenni sbronzi in discoteca.

Sento il testosterone da qui.

Ovviamente però c’è un problema. E’ in una tenda di maschi che maschieggiano e fanno il bagno tutti assieme.
Sceglie di fare il turno di guardia.
E lo fa per tipo un mese di fila quindi non si lava mai.

Ma io mi chiedo, Mulan, ma te le dermatiti non le hai? E il ciclo? E insomma capisco tenere la tua identità segreta ma una cazzo di doccia ogni tanto quando tutti dormono?!

Se lo chiedono anche i suoi colleghi, uno in particolare. Ovviamente quello a cui Mulan la lancerebbe con la fionda. Quando lo guarda ha talmente caldo che in alcuni fotogrammi potete vedere le mutande di Mulan smaterializzarsi.

Comunque lei puzza come un carro di cadaveri durante la peste del ‘400 a Milano e lui glielo fa notare a colpi di bastonate negli stinchi. Però Mulan non ha il fetish di Mr. Grey e risponde, rivelando a tutti il suo Chi.
Ovviamente va in crisi perché il Babbo le ha detto di celare la Forza, poi le ricordano che è un uomo, quindi sticazzi, per un uomo va bene.

Finalmente finiscono il loro addestramento e sono pronti per andare in guerra.

L’esercito cinese parte.

I nomadi partono.

Si incontrano all’autogrill e qui il film inizia ad andare a puttane, con tempi cinematografici talmente sbagliati che il beneficio d’incredulità se ne va a ramengo.

Gli eserciti si fronteggiano in una bella spianata.
I nomadi a cavallo arrivano galoppando nella prateria, il cielo blueggia tutto bello azzurro alle loro spalle – è un dettaglio importante.

L’esercito imperiale è fermo nell’erba, in palese svantaggio tattico rispetto a una carica di cavalleria leggera che scende da una dolce collina. Però loro hanno uno schieramento di arcieri elfici prestati direttamente dal sobborgo asiatico di Lothlorien, quindi li schierano in prima fila.

Khan Qualcosa urla carica.

Gli arcieri incoccano e tendono.

E rimangono così venti minuti, mentre lo spazio tra gli schieramenti si dilata come il campo da calcio di Holly e Benji.

Quando finalmente sono a portata gli arcieri scoccano.
Khan Qualcosa ha tutto il tempo di far virare la sua guardia speciale superpotentespaccaculi e ripiegano.
Il Generale imperiale ordina una carica di cavalleria.
Dall’esercito della gloriosa Cina si staccano…dieci cavalli. Dieci, lo giuro. Dieci stronzi – Mulan compresa – che inseguono i ninja a cavallo. Io boh, neanche nel medioevo avevano dei numeri così ridicoli.

I ninja hanno imparato a cavalcare da Pocahontas e volteggiano sulle selle come gli Orfei, scoccando una selva di frecce che, ovviamente, colpiscono tutti tranne Mulan, perché lei ha riflessi superveloci grazie all’addestramento in stile Matrix che le hanno fornito i Midiclorian.

Mulan perde di vista Khan Qualcosa e si ritrova, non ho capito come, a Saturnia.
La Modella di Cavalli le piomba addosso, trasformata in falco, con lo stesso potere distruttivo di un missile terra-aria, disarcionandola da cavallo. Le due si menano brutto per circa mezzo secondo, poi Mulan perde la spada.

Perché sì, ha la Forza, ma anche delle mani di merda.

La nostra eroina striscia fino alla spada, per poi rimanere su una sottile lastra di solfiti giallastri molto scenografici, in un crescendo di pathos con lei che gattona su ‘sta cosa che si rompe e ci fa intendere che potrebbe cadere nelle terme e poi…poi niente.
Cioè, è una scena totalmente inutile perché non succede nulla.

La Modella di Cavalli sente la Forza scorrere potente in Mulan e le chiede chi è. Mulan mente, usando il suo nome da uomo. La Modella è intristita, perché dovrà uccidere Mulan per poi scrivere il nome sbagliato sulla lapide, ma le tira comunque una stelletta ninja a forma di zampa di falco nel petto, con la stessa potenza di Goku con una Kamehameha.

Mulan viene sbalzata via e sbatte contro una roccia, causandosi l’ennesima commozione cerebrale che le fa di nuovo vedere Fanny. Si strappa la stelletta ninja dal petto, che si era incastrata nella fascia di kevlar che usa per nascondere le tette ed in un momento indefinito realizza che basta, è ora di smettere di fingersi uomo.
Anche lei vuole essere una modella per la prossima collezione di Cavalli.

Monta sul suo destriero e si denuda dell’armatura del padre, abbandonando i pezzi in giro ma tenendosi la parte importante: il gonnellino; poi si scioglie i capelli perché sono molto più pratici i capelli sciolti durante un combattimento. Il tutto galoppando per raggiungere il suo esercito.

E lì sfoggia le abilità che le ha insegnato Mark Lenders, rispendendo ai mittenti una selva di lance a colpi di palleggi e rovesciate. Il Giappone è in finale ai Mondiali e Oliver Hutton sta per segnare il gol decisivo per la coppa del mondo.

Uccide due soldati e tutti iniziano a scappare urlando.

Ho urlato anche io, ma ho urlato qualcosa tipo “MA QUALI CAZZO DI PROBLEMI AVETE?!” all’indirizzo dei fuggitivi.

La Modella di Cavalli arriva volando sul campo di battaglia e da falco si trasforma in uno stormo di piccioni che attaccano l’esercito cinese. Il generale chiama la testudo.

Mentre questi si mettono in formazione i nomadi montano un…un…un trabucco.
Perché cazzo questi hanno un’arma d’assedio a postazione fissa durante una battaglia campale? Ma poi da dove arriva, quando lo hanno montato, perché ne hanno solo uno?!
Vabhè.

Caricano un’enorme palla di pietra sul trabucco – sul singolo trabucco – la cospargono di pece e fanno fuoco, centrando in pieno una delle testuggini.
Mulan urla “no!” e un’altra testuggine esplode gloriosamente.

Ma che cadenza di tiro ha questo coso?! Ma…io…boh.

Mulan chiama il cavallo, recupera degli elmetti e si dirige verso la montagna innevata alle spalle dell’esercito nomade.

No.

No aspetta.

QUANDO CAZZO è COMPARSA LA MONTAGNA ERANO IN PIANURA AIUTO NON STO CAPENDO UN CAZZO

Evidentemente Mulan ha il potere del teletrasporto e del blocco temporale, perché il trabucco sparava una palla al secondo, ma lei ha il tempo di nascondersi dietro un sasso, piazzarci sopra una cosa tipo dieci elmi per fingere di essere un intero squadrone di arcieri e sparare a uno dei nomadi.

All’urlo di “Arcieri!” i nomadi fanno la cosa più probabile e rapida che possa loro venire in mente: girano il trabucco.

Se ve lo foste persi prima ho detto che il suddetto è niente meno che un’arma d’assedio a postazione fissa. Che vuol dire che come la monti sta. E questi la ruotano manco fosse una sedia da ufficio con le rotelle.

Io…vabhé.

Caricano il monolito incendiario e tirano.

Mancando Mulan di una cosa tipo dieci chilometri.

Ma se prima beccavate le testuggini con la precisione di un missile teleguidato…ma perché?! Ma come avete fatto a mancare Mulan?!

Voglio piangere.

Ovviamente la palla incendiaria provoca una valanga. Una valanga di CGI MALSPESA PROVOCA, PORCA PUTTANA.

Mulan surfa sul manto nevoso, salvando il tizio a cui vuole lanciare le mutande. L’esercito Cinese si salva tutto, quello nomade crepa. In blocco.

Eh. Eeeeeeh. Eh vabhé, ok.

In uno scenario che si è fatto improvvisamente a metà tra un film post atomico e Silent Hill il generale chiede dov’è Hwa Jun – l’alter ego maschio di Mulan. Lei si presenta come Hwa Mulan e lui la espelle all’urlo di “Mentirosa!”.

Mulan se ne va e da Hoth si ritrova su Tatooine a piangere. Durante lo scontro la Modella di Cavalli le aveva impiantato un localizzatore GPS e sciama verso di lei per farle Il Discorso.

Scopriamo che anche la Modella era una ragazza come Mulan, ma più la Forza scorreva dentro di lei e più tutti le tiravano le trecce e le mettevano bombe di vernice nell’armadietto scolastico. Quindi ha deciso che si era giustamente rotta il cazzo e ha iniziato a fare il culo a tutti. Le illustra il piano di conquista della Città Proibita – perché il suo ruolo come sempre è spoilerare cose – e invita Mulan a unirsi a lei, in una scena carica di uno strano miscuglio tra amore filiale e tensione sessuale, talmente alta che mi aspettavo che limonassero.

E Mulan accetta, perché i Sith sono sempre in due: un maestro e un apprendista. Conquistano la Cina, ammazzano Khan Qualcosa e fine.

No.

Purtroppo non va così.

Mulan non passa al Lato Oscuro. Fugge a cavallo, tornando dall’Esercito Imperiale e avvisa il Generale. In un tripudio di urla l’esercito dichiara fedeltà a Mulan – cioè si esprimono in sei quindi, dai facciamo finta che. I sei partono per la città imperiale.

La Modella si impossessa del Cancelliere e convince l’Imperatore ad affrontare Khan Qualcosa, poi da l’ordine di radunare tutte le guardie della Città Imperiale, comprese le sentinelle sulle torri e radunarle nel piazzale.

Mulan e il suo “esercito” arrivano alla Città Imperiale e trovano tutte le porte aperte che pare di stare al Colosseo. Galoppano fino al piazzale, perché evidentemente ne hanno solo uno e incontrano tutte le guardie riunite.

Sono tipo meno degli astanti al banchetto della Meloni la domenica mattina in un paesino di cento abitanti.

I ninja in nero fanno le loro Naruto Run giù per i muri e il Generale ordina di aprire la strada a Mulan che corre, diretta alla sala del trono.

I nostri sette eroi vengono però bloccati nel corridoio da un manipolo di ninja e tra urla e scenografiche corse sulle pareti – che non servono a un cazzo ma fanno tanto La Tigre e il Dragone – Mulan supera anche questa difficoltà.

L’imperatore si presenta in un’ala in costruzione della Città Proibita, con impalcature di bamboo e tendaggi rossi un po’ ovunque che farebbero molto atmosfera da bordello se non ci fossero anche delle fucine accese con delle pozze di metallo ribollente per Dio sa solo quale cazzo di motivo.
Khan Qualcosa gli ha teso un’imboscata, ma anche l’Imperatore è potente nella Forza e si libera di altri ninja – ma erano in dieci quando cazzo si sono riprodotti questi?! – a colpi di…di…di tende.
Cioè usa le tende per menaje male e io sono sempre più confusa.

Khan Qualcosa si pavoneggia.

– Non potevi certo aspettarti uno scontro leale! Ha! Ha! Ha!-

L’imperatore lo guarda.

Altri Ninja spuntano dal niente e insalamano l’Imperatore, che fino a quel momento, vorrei ricordare, aveva fermato dei Patriot a sputi.

Ok.

Mulan arriva nella sala del trono e si annuncia all’imperatore, ma dal trono si alza in piedi…la Modella di Cavalli, che nel frattempo ha rubato un vestito pacchiano e supergnocco dall’armadio di Daenerys Targaryen.
La Modella è incredula all’idea che una donna stia guidando l’esercito – ricordo sono sempre i sei di prima questo fantomatico esercito – e lì capisce che lei della vita non ci ha capito un cazzo.

Come Darth Vader imbocca la via della redenzione, però lo fa a caso e senza alcun cazzo di motivo. Io ormai sto continuando a guardare il film per vedere quanto può ancora peggiorare.

Con un grido si trasforma in poiana e vola da Khan Qualcosa. Il capo dei nomadi intanto stava…facendo una mano di briscola con l’Imperatore, ricordandogli che è arrivato lì per ucciderlo.

E ALLORA AMMAZZALO SANTO DIO MA PERCHé LO DEVI PRENDERE A MALE PAROLE PER UN’ORA?! E’ LI’, LEGATO, IMMOBILE, TU HAI UNA SPADA!

AMMAZZALO.

La Modella dice a Khan Qualcosa che una donna Jedi guida l’esercito e lui realizza di essere stato tradito. Incocca una freccia e mira a Mulan, ma la Modella si trasforma in poiana e si fa trafiggere per salvarla.

Ma perché? Ma…la conosci da dieci minuti. Io…

Mulan perde tempo a stringersi la Modella tra le braccia, in attesa che esali l’ultimo respiro e Khan Qualcosa, intanto, ammazza l’imperatore.

Heh, voleeeeeeeeevi!

E invece…Khan Qualcosa si nasconde nell’impalcatura di bamboo per fare l’agguatone a Mulan, che intanto sta scattando foto al panorama e controlla se i morti sono davvero morti.

I due iniziano una lotta a colpi di spada e calci di Mark Lenders, poi Mulan perde la spada che sprofonda in un calderone di metallo fuso come Terminator.
Ma non dice “I’ll be back”.

L’imperatore le ricorda che lei “Potente guerriera Jedi è. Rialzarti tu devi. Fare o non fare, non c’è provare”.

I due continuano a lottare e Mulan usa la sua più grande arma: l’evidente stupidita di Khan.

Taglia una fune e si appende a una…trave sospesa? La trave rotea su sé stessa, ma Khan non aspetta semplicemente che il movimento gli faccia nuovamente passare Mulan davanti per poi tagliarle la schiena a metà, come sarebbe stato…normale fare. No, lui la segue e si arrampica sulla trave.

Ok.

I due iniziano uno scambio di brutti calci e pugni coreografati, poi lei gli ruba la sciabola e taglia la corda della trave, aggrappandovisi mentre guarda Khan cadere nel vuoto e schiantarsi in terra.

Mulan va a slegare l’imperatore e Khan incocca una freccia. L’imperatore la ferma con le mani, perché è anche lui uno spacca culi come avevo detto prima, poi fa un sorrisetto d’intesa a Mulan e lancia la freccia in aria.
Torna in campo Oliver Hutton con la maglia rossa dell’esercito cinse, da un calcio alla freccia e becca Khan nel cuore facendolo finalmente crepare, cazzo.

I sei in corridoio finiscono di ammazzare i ninja e sorridono vittoriosi e senza un graffio.
Sono in quel cazzo di corridoio da tipo quaranta minuti.

Io affilo le katane comprate a San Marino, mentre Mulan viene annunciata come salvatrice della Cina e le offrono un posto tra i generali imperiali che lei rifiuta perché, in tutto ciò, ha dimenticato la pentola sul fuoco.

Lei e l’uomo da cui si sarebbe fatta sbattere come un telecomando si lanciano sguardi lascivi, poi Mulan fugge, che la cena si sta bruciando.

Arriva a casa, saluta tutti e chiede scusa perché ha perso la spada, ma dietro di lei sopraggiunge una guarnigione imperiale.

Ma…ma quando siete partiti? Ma Mulan ma non ti sei accorta che avevi dieci stronzi a meno di cinque minuti di distanza che ti urlavano dietro che avevi lasciato le valigie a Pechino?!

Le regalano una scatola e dalla scatola lei estrae il Destino Verde e le rinnovano l’offerta che lei aveva rifiutato tipo il giorno prima. Accetta data l’insistenza, principalmente per cavarseli dal cazzo.

Titoli di coda.

Sulla brutta canzone della sigla finale faccio harakiri con la katana affilata poc’anzi.

Sipario.

Una replica a “Mulan (2020) – La Forza è potente in te”

  1. Non ho visto Mulan ma ciò che descrivi è la sintesi di quello che ci propinano per far cassa !

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