
Titolo: Volver
Autore: Silena Santoni
Data di pubblicazione: Aprile 2022
Giunti: 322 pagine
“La notte fra il primo e il due gennaio, dopo oltre tre mesi di siccità assoluta, si abbatté su Buenos Aires un temporale violentissimo. La pioggia danzava sull’asfalto delle strade, fulmini improvvisi squarciavano le facciate dei palazzi, fiumi di acqua limacciosa grondavano dalle persiane chiuse. Ma la mattina dopo il sole si specchiava nelle pozze come un limone maturo e il cielo, di un colore azzurro compatto, sembrava uno sterminato piatto di porcellana.”
INCIPIT DI “VOLEVER” – SILENA SANTONI
Voto Totale: ★★★★★
Trama: ★★★★★
Argentina 1977, la dittatura di Videla è appena iniziata e a Buenos Aires le persone scompaiono, fagocitate dalle Falcon verdi come se non fossero mai esistite.
Le vite di sei personaggi si intrecciano e si sfiorano; sullo sfondo: le note di un tango; un orologio; la paura; il coraggio di chi non si arrende e il tempo che passa, inesorabile.
Tutti “ritornano” ad un momento, tutti ritornano a Martina: poco più di vent’anni, un amore irresistibile e un’ingenuità un po’ naif.
Martina viene travolta dal destino.
Scompare, come ne sono scomparsi tanti in Argentina.
Personaggi: ★★★★☆
I personaggi sono molti più di sei, alcuni appaiono senza un motivo apparente, se non quello di colmare le memorie di chi racconta gli eventi.
La prima è Martina, protagonista indiscussa attorno alla cui assenza ruota tutto il romanzo. Martina scompare, lascia un vuoto, tante domande sia nei personaggi che ruotano attorno alla sua perenne assenza che attorno al lettore, che per tutto il tempo si chiede perché Martina è scomparsa.
I capitoli sono suddivisi per personaggio narrante, raccolte di memorie, di emozioni. Alcuni mi hanno lasciata abbastanza indifferente, come Il Console; altri, come Franca, mi hanno fatto versare lacrime fittissime.
Recensione: ★★★★★
La narrazione avviene tutta in terza persona, ma la focalizzazione interna è usata in modo così intenso e immersivo che le emozioni dei personaggi sono totalizzanti, soprattutto di alcuni.
Sembra di essere con Martina, che si muove spaesata per le strade assolate di Buenos Aires, di tenerla per mano. A tratti vorresti dirle che andrà tutto bene, anche se lo sai che Martina scompare.
Ti sembra di essere con Alejandro, l’amico di Martina, che la cerca e non la trova e che però crede a quello che pensa così tanto che ti fa tenerezza, perché tu lo sai che Martina è scomparsa ma quello che si racconta, dal suo punto di vista, è del tutto credibile.
Ti sembra di essere con Franca, seduta sul letto di Martina ad aspettare un ritorno che non ci sarà, e lo sai, ma ci speri che lei possa rivedere la sua bambina rientrare dalla porta di casa come se fossero passate poche ore dal momento in cui le ha detto “esco con un’amica”.
Loro tre sono i personaggi che mi hanno colpita di più, di cui ho trovato più intensa l’espressività, le emozioni. Sono quelli più vividi.
I personaggi ricordano momenti di vita, il ritmo narrativo varia come un’onda; a volte è lentissimo, altre accelera e le scene di dialogo sono diapositive, fotografie di un momento preciso. A volte non viene raccontato quello che è importante per la trama, ma quello che è importante per i personaggi, quello che dà loro uno spessore e li caratterizza, ed è chiarissimo come alcuni pezzi della loro vita, in questa storia, non lo siano per niente.
Consiglio di leggerlo?
Assolutamente sì.
Anzi, tutto maiuscolo: ASSOLUTAMENTE Sì.
Perché tutto il contesto storico su cui si muove la storia, l’Argentina degli anni ’70; i desaparecidos; i voli della morte; le Madri e le Nonne di Plaza de Mayo; tutti questi pezzi di storia contemporanea, a scuola non si fanno, non ci si arriva mai.
Non so a che punto si fermino i programmi ministeriali, ma io che sono dell’89 ricordo che tutto si fermava ad Auschwitz, come se dopo la Seconda Guerra Mondiale il mondo non fosse andato avanti, come se non ci fosse stato più nient’altro di importante, come se l’orrore si fosse fermato alla Germania Nazista, quando invece ci sono state dittature ovunque, in ogni angolo del mondo.
Spero che abbiate intenzione di leggerlo e dirmi cosa ne pensate.
Ho letto molti commenti su IBS, su cui questo libro ha ottenuto delle valutazioni decisamente più basse di quel che merita.
È proprio vero che certi libri non sono per tutti.
Ci rileggiamo alla prossima recensione.
Consuelo

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