“‘Sto film fa così cagare che sembra diretto da Sam Raimi.”

Cit. Me, a un quarto della pellicola.

“Ah, lo ha davvero diretto Raimi…” Cit. Sempre me, ma ai titoli di coda.

Una locandina così figa per un film così brutto. Shame.

Forse è frutto di un mio bias, perché ci sono due registi che mi fanno orrore e che riconosco subito: Raimi e Shamalacoso, quello di The Village – che è anche l’ultimo suo film che ho acconsentito a guardare – ma quando siamo usciti dalla sala, siamo rimasti tutti chiusi in un meditativo silenzio che profumava di amarezza, rimorso e rimpianto. A un tratto l’unico ragazzo presente ha sbottato con un «Che brutto film», a cui ha fatto seguito il mio: «Ah! Allora non ha fatto cagare solo a me!»

La recensione è semplice, in fin dei conti – fa cagare – ma anche complessa – è tutto così drammaticamente sbagliato che non so nemmeno da dove cazzo iniziare.

Se vi basta, potete fermarvi qui. Se volete sapere perché, invece, proseguite.

*SPOILER ALERT*

Non ho nulla da dire sui primi minuti di pellicola: butta immediatamente a metà dell’azione, ed è un hook che io apprezzo da morire, quindi ho adorato questa scelta.

America Chavez e Dr. Strange fuggono da un demone – grafica 10/10, adorata – e tentano di recuperare il Libro dei Vishanti. Il demone vuole impossessarsi dei poteri di America e Strange, all’angolo, fa la scelta che ci aspetteremmo da lui: America non sa gestire i suoi poteri, quindi è meglio che li abbia lui piuttosto che cadano in mano al demone.

Poco etico? Chiaro.
Da Strange? Very.

Distratto nel tentativo di risucchiare i poteri di America, Strange viene ucciso dal demone. Il terrore fa esplodere i poteri di America, un portale che collega i multiversi si apre e lei viene risucchiata dentro insieme al cadavere di Strange.

Cambio scena. Strange si sveglia, è stato un incubo – altra scelta che ho amato. Si prepara e va al matrimonio della sua ex di cui è ancora perdutamente innamorato, bello il pathos emotivo che mostra la sua sofferenza nel vederla in abito bianco a dire “sì” a uno che non è lui.
Durante il ricevimento, tra le strade si palesa un brutto mostro che fa casino e Strange, con un flex davvero da lui, si lancia per intervenire. Il coso è all’inseguimento di America, capitata nel Multiverso 616. Al termine di un gran bel combattimento, in cui interviene anche lo Stregone Supremo Wong, America tenta giustamente la fuga ma viene riacchiappata.
Spiegone del concetto di multiverso a tutti. Grazie, prego.

Attraverso la spiegazione di America, che racconta del Libro dei Vishanti, Strange e Wong capiscono che hanno a che fare con qualcuno che sta usando della magia e decidono due cose: portare America a Kamar-Taj, e andare a cercare aiuto da Wanda Maximoff – uno dei miei personaggi preferiti il cui Grado Sfiga nei film MCU è oltre 9000.

Precisazione: non ho ancora avuto modo di vedere il telefilm “Wanda Vision”, quindi tutto quell’arco narrativo mi manca e non ho la più vaga idea di quale sia il suo sviluppo psicologico durante il telefilm.
But still…

Strange va da Wanda e le spiega tutta la questione di America. Non pronuncia mai il nome della ragazzina, ma Wanda lo conosce lo stesso, e lì ho capito cosa stava succedendo, come poi ha fatto anche Strange nei due secondi successivi – ammetto che la cosa mi ha tranquillizzata perché era un dettaglio che non poteva sfuggirgli.
Wanda usa il Darkhold ed è diventata Scarlet Witch – il cui costume mi fa bagnare le mutandine da sempre. Non sapevo tutto il plot dei due bambini, ma anche senza Wanda Vision è stato abbastanza chiaro e, come ho scritto, ha un GS talmente alto che il suo crollo mentale è totalmente comprensibile. Cioè, chi non lo avrebbe?
Wanda è chiara: ora io sono buona e cara, siamo amici, ma io voglio quella bambina e i suoi poteri. Consegnamela e non succede niente. Perfetto.

Wong e Strange tappano “Stregoni di Kamar-Taj” in posizione di difesa e, dopo un negoziato che francamente… dai Strange, manco ci hai provato, erano due sordi che si urlavano addosso, lei attacca e lo fa in tutta la sua grandiosità.

Fino adesso non ho un cazzo da dire, amato. Wanda ha dei poteri giganteschi, lo ha provato in tutte le sue apparizioni e Scarlet Witch è un personaggio grossissimo.
Qui però si ferma il mio apprezzamento del film.

Intrappolano Wanda in un giochetto mentale che lei, giustamente, piega un po’ come cazzo le pare e usa i riflessi del sancta sanctorum di Kamar-Taj per iniziare una serie di trappoloni grottescamente horror che, ok, ma perché ‘sto posto è pieno di pozzanghere che manco il ponte dell’Olandese Volante? Non piove neanche. Perché c’è dell’acqua in terra?

Sono puntigliosa? Forse all’eccesso, ma queste cose per me sono insopportabili.

Wanda fa irruzione, dopo aver fatto scomparire i maghi nelle pozzanghere come avrebbe fatto la cattiva presenza sovrannaturale di un film horror, esce da un gong come una Samara qualsiasi dalla televisione, con tanto di disarticolazione grottesca e totalmente immotivata.

In questo momento penso: “Sto film di merda può averlo diretto solo Sam Raimi.”

La mia reazione, se ve lo steste chiedendo.

Tafferuglio, America apre un portale e caso strano ci finiscono solo lei e Strange, Wanda imprigiona Wong e inizia a usare il Darkhold per fare il dreamwalk – che ci viene spiegato in un orrendo dialogo infodump.

America e Strange, anyway, si trovano in un multiverso buffo, l’838. Cose. Si fermano davanti a un provvidenziale proiettore di ricordi che mostra il momento in cui Regina George regalò l’orologio a Strange e il modo in cui America ha subito il suo primo trauma e iniziato a viaggiare per il Multiverso.

Ok, grazie, concisa ma dal sapore cheap di: “non ho idea come farlo sapere agli spettatori”.

Wanda prende il controllo della Wanda del Multiverso 838 e vola via da casa – è un dettaglio fondamentale. Strange e America vanno al Sancta Sanctorum, dove lo Stregone Supremo Mordo li imprigiona. Qui Regina George è una scienziata che viaggia nei Multiversi. Strange viene portato davanti agli Illuminati, una commissione composta da Xavier, Black Bolt, Peggy Carter nel ruolo di Captain America – o una cosa simile con lo scudo, comunque -, Maria Rambeau nel ruolo di Captain Marvel e Reed Richards, ovvero Mr. Fantastic dei Fantastici 4.
Nel multiverso 838 Strange si è corrotto col Darkhold per sconfiggere Thanos ed è stato giustiziato da Black Bolt.

E qui inizia la sensazione che il nostro Dr. Strange del multiverso 616 sia l’unico sfigato di merda a non avere idea di come funzionano i multiversi. È un po’ come quando i protagonisti incappano nel grande segreto di trama e incontrano solo gente che sa tutto di una cosa che nessuno dovrebbe sapere. Sfiancante.

Wanda attacca la sede degli Illuminati, che muoiono da stronzi: Black Bolt si trova senza bocca e gli esplode la testa, Mr Fantastic viene smolecolato, Cap viene tagliata in due dallo scudo e Captain Marvel – che a resistenza è un gradino sotto il fottutissimo Sentry – muore schiacciata da una statua in un crescendo di gore in cui Wanda ha sempre più l’aspetto di uno zombie di Romero.

Che dire se non: meh.
Capisco che non potevate farli prendere a pattoni per tutto il film ma la fottuta Scarlet Witch, tra l’elenco infinito di poteri, ha: “controllo mentale”, “manipolazione della realtà”, “disintegrazione e manipolazione della materia”, “capacità di controllare i poteri e le abilità altrui”.
I mean… chose one. Hai l’imbarazzo della scelta, con scelte sceniche molto più fighe, molto più da “ok, ora ho le mutandine bagnate”, molto più da “non c’è verso che mi ammazzi Captain Marvel sotto una fottuta statua di merda”, ecco.

Del modo in cui ammazza Xavier non ne parlo nemmeno perché doppio meh.

Strange fa a pattoni con Mordo, America è chiusa in gabbia e Regina George non riesce ad aprirla, Wanda si avvicina a loro in un’anticlimatica passeggiata zombie molto ondeggiante che dura davvero troppo, con tanto di occhi rossi nel buio e puttanate varie di cambio inquadratura.

Sempre io che assisto alla cosa e non lascio il cinema solo perché non ero da sola, e perché volevo vedere quanto potesse ancora peggiorare.

Perché? Perché c’è Wanda scalza che zombeggia dietro a ‘sta gente?
WANDA SA VOLARE PORCAM*****A!
Capite quanto sia gigantesco questo buco di trama?

Strange le fa crollare addosso il soffitto e, con esso, il fiume che ci sta sopra. Lui, Regina e America arrivano alla porta che conduce al luogo in cui è nascosto il Libro dei Vishanti, che ovviamente si apre con il dannato orologio che ci hanno dovuto ricordare nella scena “hey: se non ricordate i precedenti episodi, l’orologio arriva in questo momento!”

Io che mi contorco in preda all’angoscia.

Wanda arriva e rompe il Libro dei Vishanti, come poi accade al Darkhold dall’altra parte. Giustamente sono due tra le reliquie più potenti del multiverso, e sono fatte di cartapesta.
All’improvviso lei ricorda di essere Scarlet Witch e controlla America, sbatte Strange in un altro multiverso e il suo dramwalk si interrompe perché il Darkhold viene distrutto da una pugnalata – ma serio?

Wanda va in enrage e ricatta Wong. Le basi educative dello stregone dicono che il sacrificio di uno non importa se è fatto per salvare il mondo, quindi giustamente Wanda prende tre comparse unnamed, le solleva in aria, e Wong – che ricordiamo essere Lo Stregone Supremo – rivela che il Darkhold è la copia degli incantesimi che si trovano al Monte Wundagore e, giustamente, la porta lì. Wanda riprende il dreamwalk e in qualche modo – che sinceramente non ricordo perché ormai ero troppo scossa – porta America lì.

Strange e Regina George si ritrovano in un altro multiverso disagiato, dove un Dr. Strange stronzo che controlla un altro Darkhold, ha lo stesso crollo mentale di Wanda e vuole a tutti costi il suo futuro insieme a Regina.

Segue una terrificante battaglia di note musicali con un dramatic music crescendo grottesco. Giuro che ho avuto la pelle d’oca da quanto cazzo fosse brutta sta lunghissima scena di merda. Mi ha fatto accapponare la pelle, mi si sono ribaltati pure i sentimenti. Senza contare che Evil Strange muore impalato cadendo da una finestra.

Io non…

Dr. Strange buono usa il Darkhold per fare il dreamwalking e impossessarsi della sua copia morta che era arrivata a inizio film con America, in una buffa rievocazione del re degli Estranei del Trono di Spade.

A questo punto sono in ginocchio e prego che il martirio finisca.

America, che lamenta dal primo istante di non essere in grado di usare i suoi poteri, ha un’epifania su come farlo grazie a una frase motivazionale di Strange, col suo sfolgorante sorriso decomposto: “Daje Ame’! Io credo in te, credici pure tu!”

Sono il ritratto del disappunto.

Tafferuglio, America apre un portale sul multiverso 838 e manda Wanda dai suoi bambini. In una scena che avrebbe avuto molto più pathos se non fosse stata preceduta dalla precedente sequela di stronzate, realizza che se lei conosce i due insopportabili infanti, loro non conoscono lei ed è giusto lasciarli alla “Wanda 838” che dopo aver ucciso tipo i supereroi supremi di quel multiverso non subisce alcun tipo di conseguenza.

Ma tanto ormai sta trama ha così tanti buchi che ‘stacce.

Wanda rinsavisce, capisce che la vita è una merda e si suicida distruggendo anche il Monte maledetto. America, Wong e Strange tornano a Kamar-Taj, “Regina 838” viene rispedita nel suo multiverso.

Titoli di coda. Appare la scritta “Diretto da: Sam Raimi”. Bestemmio e rimpiango tutte le scelte di vita che mi hanno condotta lì, a vedere quel film di merda.

So che a tanti è piaciuto e ora vorrei tanto sapere perché.

2 risposte a “Dr. Strange – Multiverse of Madness.”

  1. Sull’internet trovo diversi commenti entusiasti, ma io sono d’accordo con te e anche le persone con cui ho parlato lo trovano brutto. Elenco delle mie impressioni, tra cui molti che ho trovato anche nella tua recensione, quindi in fondo non sono pensieri così strani.
    La trama in generale ci può stare (intendo per me), anche l’overpowered-Wanda, ed è ottima la scelta di come “sconfiggere” l’avversario. Se non esistesse la parte dell’universo 838 sarebbe pure un film da “sì”, ma gli Illuminati completamente scemi hanno rovinato quasi tutto. Perché introdurli se devi farlo così? Sì, certo, possono sempre tornare in versione più gnocca, ma la “prima carta” te la sei giocata e male. Non sono uno che voleva i numerosi cameo per forza, ma se ne fai qualcuno, che sua decente.
    Sempre nell’838, le gabbie indistruttibili da distruggere con l’idrante e le manette indistruttibili che si rompono quando restano impigliate a un mattone… dai.
    La scena delle note per alcuni ci stava, ma chi ha visto il film con me l’ha trovata stupida.
    Il perché ci fosse una statua di Wanda sulla montagna è non spiegato o comunque spiegato male.
    Insomma, troppe piccole e grandi illogicità.
    E a me non piace neppure – come hai detto tu – che non si capisca mai bene cosa possano o non possano fare i personaggi (qui Wanda e Strange). Se non fai intendere dei confini o delle “regole” davvero può saltare fuori tutto e a quel punto la suspense ne perde.
    Potremmo anche parlare nuovamente del “ce la fai perché credi in te stesso” del finale, ma a quel punto non sai se ridere o piangere.
    (Ma poi proprio non c’era un universo con i bambini orfani di madre? Vabbè che poi hanno un po’ giustificato la cosa quando lei dice che non vuole perderli di nuovo e quindi vuole tutte le possibilità del multiverso… Però, insomma…)
    Infine, la cosa peggiore di ogni film ultimamente sono le scene dopo i titoli di coda, che aggiungono altro materiale (interessante il giusto, oltretutto) quando dovrebbero mettere le pezze a quello già esistente.
    Non faccio altre osservazioni sui figli di Wanda che forse potrebbero essere spoiler dato che non hai visto la serie (che a me è piaciuta, btw).
    Come ga commentato un’amica usciti dalla sala, “Sono riusciti a prendere due dei miei personaggi preferiti e a fare comunque un film di merda”.

    1. Ciao!
      Guarda, le gabbie indistruttibili di policarbonato e le manette indistruttibili impigliate in un mattone le ho prese allo stesso modo dell’indistruttibile scudo di Sirio il Dragone e ho deciso di sorvolare perché c’erano i macro-aspetti erano più che sufficienti a demolire tutto.
      Sì, la statua di Wanda rimane un mistero, nel senso: magari per chi segue un po’ è chiaro che sia una statua non di Wanda Maximoff, ma di Scarlet Witch, ma meh…
      Le scene post credit mi hanno fatto venire l’orticaria, anche solo adesso a pensarci mi fumano le orecchie. Condivido appieno il commento della tua amica, perché anche io porto sia Wanda che Strange nel cuore, e questo film li ha straziati entrambi.

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